ARCore e Unity, facciamo il punto della situazione

Alessandro Oddo

ARCore è un libreria di Google per creare esperienza di realtà aumentata, uscita poco dopo ARKit di Apple.

 
 


Già qualche anno fa ebbi modo di provare la libreria ARCore e a quei tempi nel giro di un giorno riuscii (come si vede in fig.1 ) a visualizzare un'intera città sopra una scrivania, il risultato era notevole ma la precisione nel posizionamento aveva ampi margini di miglioramento. Il problema principale stava nell'incapacità di seguire i movimenti del cellulare, questi infatti sfalsavano la posizione della superficie generando un risultato sgradevole.

un ambiente urbano visualizzato in realtà aumentatafig. 1 Un ambiente urbano visualizzato in realtà aumentata sul tavolo del nostro ufficio.

I MIGLIORAMENTI

Qualche mese fa ho ripreso in mano questo progetto e sono rimasto sorpreso di come sia migliorata la qualità del tracciamento, infatti anche se non ho mantenuto aggiornato quel mio applicativo, i play services di ARCore si sono aggiornati in background e hanno portato con se la maggior parte dei miglioramenti su tracking.


 
Quello che ho potuto notare è che in passato il tracciamento sfruttava algoritmi basati solo sull'utilizzo della fotocamera per il corretto posizionamento, adesso invece vengono sfruttati anche i sensori di movimento con un netto miglioramento delle prestazioni.


Ho deciso quindi di riprendere in mano ARCore per vedere come è evoluta in pieno questa libreria, per prima cosa ho deciso su che piattaforma portare avanti il mio sviluppo ed ho optato per Unity (per chi fosse interessato è disponibile anche l'SDK per Android , iOS e Unreal) che è la piattaforma a mio avviso più comoda perchè permette di sviluppare un unico progetto per Android e iOS.

In seconda battuta ho scaricato l'ultima versione dell'ARCore SDK da questa pagina e

seguendo le procedure indicate ho creato un nuovo progetto Unity.

Da qui si apre un mondo di possibilità per gli sviluppatori, infatti all'interno sono presenti più tipologie di utilizzi dell'Augmented Reality.

Quello che si nota è che il progetto appena creato ha già una serie di esempi che richiedono solo l'installazione sul cellulare per poter funzionare.

Gli esempi più significativi sono:

  • Augmented Faces: permette di identificare i visi delle persone per poter piazzare modelli 3D ed effetti sui volti delle persone.

     

  • Augmented Images: è possibile definire un database di immagini da sfruttare come markers per piazzare sopra un contesto 3D così da creare interessanti poster 3D






  • Cloud Anchors: richiede prima una configurazione su Firebase per poter funzionare e permette di condividere con altri utenti i modelli 3D posizionati




  • Hello AR: questo esempio individua le superfici e permette di interagire piazzando su di esse dei modelli 3D (nell'esempio il classico robot di Android)




Quello che mi ha colpito forse di più è l'Augmented Images e non tanto per la tecnologia usata, infatti i marker non sono di certo una novità, ma per la capacità di tracciamento raggiunta rispetto a pochi anni fa, come accennato prima un modello caricato e agganciato ad un marker viene seguito anche se questo non è più visualizzato direttamente dalla camera.


A dicembre è stato annunciato un ulteriore sviluppo per questa libreria che aggiungerà a breve l'occlusion detection che quindi aggiungerà ancora più realismo alle scene create. 

 
 

La tecnologia sembra quindi ormai pronta all'utilizzo reale sui dispositivi mobile e la moltitudine di app che sta uscendo in questo periodo che sfrutta queste tecnologie ne è la prova, alcuni esempi evidenziati anche da Google sono My Tamagotchi, eBay, IKEA Place e Just A Line.

Just A Line


Come app per testare la realtà aumentata consiglio Just A Line, questa nasce da un esperimento di Google chiamato "ARCore Drawing" permettendoti di giocare letteralmente con una semplice linea,  è un'app gratuita e scaricabile da smartphone compatibile con ARCore.

I prossimi sviluppi potrebbero portare ad un uso più massivo di questa tecnologia nella vita di tutti i giorni.
Google Maps ha aggiunto in beta la Live View, questa permette di visualizzare le indicazioni stradali direttamente sulla strada con l'utilizzo della camera del proprio smartphone, la Qualcomm ha presentato a dicembre il processore Snapdragon XR2 sviluppato proprio per la realtà aumentata. 

A mio avviso il prossimo passaggio obbligato sarà la creazione di dispositivi reali (non più prototipi) come occhiali a prezzi abbordabili, questo potrebbe creare un nuovo mercato con un spinta pari a quella generata dal primo iPhone.