Lo scorso 16 ottobre abbiamo partecipato al ReactJS Day a Verona, un appuntamento che ogni anno riunisce la community italiana di sviluppatori per condividere novità, best practice e visioni sul futuro del framework più amato del frontend.
Un evento ricco di contenuti, tra conferme delle scelte che già adottiamo in Netfarm e nuovi spunti per migliorare le nostre applicazioni e i processi di sviluppo.
Dalla build ai bundler:
il cuore dell’ottimizzazione
Il talk di Edoardo Dusi ha aperto la giornata con un approfondimento su cosa accade “dietro le quinte” quando eseguiamo un npm run build in un progetto React.
Vite è stato protagonista assoluto: un orchestratore che combina esbuild in fase di sviluppo e Rollup in produzione per garantire build più rapide, modulari e ottimizzate.
Un tema che ci tocca da vicino: in Netfarm ospitiamo la maggior parte dei progetti sui nostri server, e l’efficienza dei bundler è fondamentale per ridurre i tempi di deploy e migliorare le performance lato client.


TanStack e la filosofia client-first
Il secondo talk, tenuto da Leonardo Montini, ha presentato TanStack, un framework full-stack “client-first” che propone un approccio tipizzato end-to-end, una gestione dello stato globale via URL e un’integrazione nativa con Vite.
Un concetto perfettamente in linea con la nostra visione: anche noi sviluppiamo applicazioni React client-first, sfruttando l’accoppiata React + Vite + TypeScript come stack standard per garantire rapidità, modularità e stabilità nel lungo periodo.
Stato, performance e scalabilità
Tra gli interventi più interessanti, quello di Jovonne Cameron dedicato alla gestione dello stato in React.
Un talk che ha evidenziato l’importanza di separare con chiarezza stato locale, globale e server, evitandoprop drilling e store monolitici.
Ci ha fatto piacere ritrovare strumenti che utilizziamo ogni giorno, come Zustand e Redux Toolkit, citati tra le soluzioni più efficaci per una gestione dello stato semplice e scalabile.
Testing e qualità del codice
La Confidence Pipeline
Molto interessante anche il talk di Ludovico Besana sulla costruzione di una pipeline di test completa per applicazioni React.
L’idea di unaConfidence Pipeline, con layer che vanno dall’analisi statica al testing E2E, passando per performance e accessibility tests, ci ha colpito particolarmente.
Per noi, che spesso lavoriamo su progetti di dimensioni medio-piccole, una pipeline di test riusabile, leggera e integrata nel CI/CD è un obiettivo strategico: permette di mantenere alta la qualità del codice senza rallentare lo sviluppo.


React Compiler, design e futuro
Tra le altre novità, React Compiler, nuovo strumento che automatizza ottimizzazioni come useMemo e useCallback, promette di semplificare il lavoro quotidiano degli sviluppatori, mantenendo alte le performance.
Interessanti anche gli interventi sull’Atomic Design e sui Compound Components, che hanno offerto spunti su come strutturare componenti riusabili e flessibili.
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dedicata al futuro di React: un futuro sempre più community-driven, in cui la collaborazione e la condivisione contano più delle mode tecnologiche.
Uno sguardo al futuro
Il ReactJS Day 2025 è stato per noi un evento di conferma e ispirazione: molte delle tecnologie e delle pratiche discusse, da Vite a Zustand, da Redux a TypeScript, fanno già parte del nostro modo di sviluppare.
Allo stesso tempo, i nuovi strumenti e le riflessioni emerse ci spingono a continuare ad evolverci, mantenendo la curiosità e la voglia di sperimentare che contraddistinguono il nostro lavoro quotidiano.
A presto con nuove news
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ReactJS Day 2025
Innovazione e nuove prospettive per l’ecosistema React